lunedì 30 novembre 2015

Chi ha tempo non aspetti tempo. Risotto dei 5 minuti con salmone e arancia in pentola a pressione

Buongiorno a tutti e buon lunedì!!!!
Chi mi conosce sa quanto io sia affezionata alla mia cara pentola a pressione, compagna di "merende, di pranzi e di cene all'ultimo secondo. La adoro, la amo alla follia, mi permette di fare cenette buonissime in metà tempo, e il risultato fatemelo dire, lascia sempre felici e soddisfatti tutti miei commensali.

La utilizzo spessissimo proprio per i risotti, è una mano santa, con il riso carnaroli per esempio impiega soltanto 4 minuti per la cottura.

Io ho una pentola a pressione di questo modello, è una pentola di ultima generazione, sicura (ha ben 3 valvole di sicurezza), silenziosa (niente fischi spaventosi) e davvero pratica.

L'altro giorno poi su twitter il mio caro amico Luca Sessa (nonchè chef del mio matrimonio siore e siori) ha postato il link del suo risotto salmone e arancia, a me è venuta fame e la sera stessa l'ho provato anche io, però in pentola a pressione.
Ecco il risultato:

RISOTTO DEI 5 MINUTI CON SALMONE E ARANCIA

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr riso Carnaroli
  • olio extravergine di oliva
  • la buccia di un'arancia grattugiata
  • 200 gr salmone affumicato
  • 800 ml brodo di pesce
  • 1/2 bicchiere vino bianco
  • sale
Procedimento:

Scaldare la pentola a pressione, tostare il riso per circa 1-2 minuti, sfumare con il vino bianco.
Una volta evaporato il vino versare il brodo di pesce ben caldo, regolare di sale, aggiungere il brodo di pesce (per la cottura del riso in pentola a pressione, il brodo deve essere sempre il doppio rispetto al riso, esempio 200 gr riso, 400 ml brodo).
Chiudere la pentola, una volta andata in pressione abbassare la fiamma e contare circa 4 minuti (cos' verrà un riso al dente).
Passati i 4 minuti far sfiatare la pentola a pressione, aprire il coperchio e aggiungere la buccia grattugiata dell'arancia, il salmone tagliato a piccoli dadini e mantecare con dell'olio extravergine di oliva.

ET VOILA'!!!!




giovedì 26 novembre 2015

Il Thanksgiving Day e i tacchini, e il perchè del giorno del Ringraziamento

Buongiorno a tutti e buon giorno del ringraziamento a tutti, ammmmmaregani e non J
Per noi italiani ogni scusa è buona per fare festa, si sa, ce piace magnà e stare con i piedi uniti sotto il tavolo da pranzo. Ecco perché in parecchi durante questa giornata amano festeggiare il ringraziamento pur non essendo a stelle e strisce.
Ma qual è la storia di questo giorno?

Il motivo per cui si festeggia il Thanksgiving Day è rimasto invariato dal 1621, anno in cui i padri pellegrini del Massachussets si riunirono per ringraziare il Signore del ricco raccolto di quell’anno.

Da quel giorno il quarto giovedì di Novembre il Presidente degli Stati Uniti tiene un discorso, migliaia di cittadini si riuniscono in calde e accoglienti case e centinaia di tacchini vengono riempiti e insaporiti a dovere. Ma perché proprio il povero tacchino è stato scelto come piatto-simbolo di questa festa. Secondo la leggenda i padri pellegrini condivisero il raccolto con gli indiani Wampanoag, e mangiarono tacchini in abbondanza.


Inoltre, il tacchino è perfetto come simbolo di condivisione, perchè proprio per questo durante il Giorno del Ringraziamento viene cucinato (anche) per offrirlo ai vicini di casa o a persone meno fortunate. Non solo: la carne del tacchino è poco saporita, quindi la vera sfida è quella di renderla deliziosa. Come? Con il classico ripieno di pane e castagne e la salsa gravy, accompagnandolo con purè di patate, salsa di mirtilli e torta di zucca. 



Avete voglia anche voi di  sentirvi dei veri americani e festeggiare il Thanksgiving Day? Mercoledì 25 Novembre (un giorno prima della Festa del Ringraziamento) potrete farlo in una maniera del tutto particolare, partecipando al Social Club dedicato alla festa americana presso la scuola inglese Mestre e Venezia Wall Street English. Conversazioni in inglese, brindisi, tacchini: tutto quel che serve per sentirvi dei perfetti americani e, già che ci siete, condividere la gioia per tutto quello che avete.



Articolo scritto in collaborazione con Wall Street English, scuola d’inglese con centri in tutta Italia e nel mondo.  

lunedì 23 novembre 2015

Le mode nel web. I nutellotti

Buongiorno a tutti e buon lunedì! (na parola)
Inizio di settimana alquanto uggioso, il giusto seguito di weekend piovoso e freddo.
Ed infatti ieri pomeriggio mi sono spiaggiata sul divano, e gironzolando per il web ho visto una SPATACCHIATA di ricette aventi come soggetto questi famosi nutellotti. In pratica mancavo solo io a farli.

Tre ingredienti, solo tre, ho guardato in dispensa e li avevo tutti. Perchè non provare questi famosi nutellotti?

Lo so di essere impopolare, la storia dell'olio di palma che ci ucciderà tutti è alla ribalta.

Ma la nutella è la nutella. FERMI TUTTI. E mangiarla una volta ogni tanto ci porta solo gioia e giubilo ammettetelo.

Ecco la ricetta:

I NUTELLOTTI
Ingredienti per circa 20 pz:

  • 180 gr di Nutella (+ un pò per la guarnizione)
  • 150 gr farina
  • 1 uovo 
Procedimento:

In una ciotola amalgamare la nutella abbastanza morbida (non deve essere liquida) con l'uovo. Una volta amalgamati bene gli ingredienti aggiungere la farina setacciata. Impastare il tutto fino a formare una palla, che avvolgeremo nella pellicola e faremo riposare in frigo per circa 30 minuti.

Riprendere l'impasto, formare circa 20 palline (devono essere grandi circa come una noce), praticare su ogni pallina un foro al centro con l'aiuto del manico di un mestolo di legno.

Cuocere in forno statico a 170° per 12-15 minuti.

Una volta raffreddati con l'aiuto di una sac à poche decorare i nutellotti con nutella o se vi piace di più con della marmellata di visciole.

ET VOILA'!!!!


martedì 3 novembre 2015

L’arte e il piacere del saper mangiare: dalla mise en place al bon ton a tavola.

Spesso la scelta di un ristorante in cui pranzare o cenare non dipende solo dalla qualità del cibo e del servizio, ma anche dalla prima impressione che un luogo riesce a trasmettere. Pochi e semplici dettagli, come la scelta di tovaglie e tovaglioli in tessuto non tessuto o la perfetta disposizione di piatti, posate e bicchieri, potrebbero catturare l’attenzione di potenziali clienti e portarli a fermarsi in un determinato locale per consumare il pasto.

L’armonia, l’eleganza e l’ordine di un luogo sono tra gli aspetti che colpiscono maggiormente, in quanto nell’ambito della ristorazione la prima impressione non è da sottovalutare. Grande importanza è data a quella che in francese viene definita la mise en place, ovvero la messa in tavola di tutti quegli elementi che sono fondamentali non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello funzionale e pratico. Ecco, quindi, che esistono delle regole molto importanti sia per quanto riguarda il modo di apparecchiare la tavola che per quanto riguarda il comportamento da mantenere durante un pranzo o una cena.

Per prima cosa la tovaglia deve essere della giusta dimensione in modo da coprire tutta la superficie del tavolo e sfiorare il pavimento. È infatti indice di cattivo gusto utilizzare tovaglie troppo lunghe o troppo corte. I tovaglioli devono essere perfettamente puliti e piegati nella giusta maniera. Sono da prediligere colori non troppo chiari se l’ambiente presenta pareti bianche e tonalità candide se, al contrario, il ristorante non è particolarmente luminoso. In questa direzione tovaglie e tovaglioli in tessuto non tessuto sono la scelta ideale perché eleganti e pratici allo stesso tempo e perché permettono di eliminare il costo di lavaggio della biancheria.


Per quanto riguarda la mise en place è bene tenere a mente che seguire per filo e per segno le regole dettate dal galateo potrebbe portare ad appesantire inutilmente la tavola, mentre apparecchiare utilizzando il giusto numero di piatti, posate e bicchieri darà un risultato ordinato ed elegante. Alla sinistra del commensale verranno poste le forchette: all’estremità quella per la prima portata e subito dopo quella per la seconda. Alla destra andrà, invece, il coltello, rigorosamente con la punta rivolta verso l’interno. Alla destra del coltello, se necessario, si pone il cucchiaio, mentre in direzione della punta del coltello ci sarà il bicchiere del vino, seguito verso il centro da quello dell’acqua.
Nel caso in cui si effettui il servizio alla russa non è necessario disporre i piatti prima del servizio, perché verranno porzionati in cucina e proposti poi ai commensali, mentre se si effettua un servizio alla francese la predisposizione dei piatti avverrà durante la mise en place: prima il piatto piano e sopra di esso quello fondo. Diversa può essere, invece, la scelta del posizionamento del tovagliolo: secondo il galateo andrebbe alla sinistra del commensale, subito dopo le forchette, ma si può anche decidere di porlo davanti al commensale, adagiato nel piatto fondo o sulla tovaglia, piegato elegantemente o arricchito da un nastrino di seta.


Tanto quanto è importante il modo in cui una tavola viene apparecchiata, anche il comportamento tenuto dai commensali non è da meno. Augurare buon appetito, ad esempio, è segno di maleducazione, così anche come chiedere il sale, considerato la moneta dell’antichità. Chiederlo, infatti, significherebbe sottolineare che non si sta apprezzando il gusto della pietanza e potrebbe offendere il padrone o la padrona di casa. Tanto quanto la posizione delle posate è importante nella mise en place, anche per i commensali durante il pranzo e la cena lo sono: se si vuole fare una pausa mentre si sta mangiando, infatti, basterà incrociare le posate nel piatto per far capire che si ha intenzione di finire, mentre a pasto terminato verranno appoggiate l’ una di fianco all’altra nel piatto e mai ai lati dello stesso con le estremità appoggiate sulla tovaglia. Segno dell’aver gradito o meno il pasto è invece dato dalla posizione del tovagliolo una volta terminato: se lo si piega ordinatamente e lo si appoggia alla propria sinistra significa che si è gradito il pranzo o la cena, mentre se lo si lascia sul tavolo senza piegarlo è segno di non essersi trovati a proprio agio.
Stare a tavola, tanto quanto l’aver cura nella mise en place e nel garantire un accurato servizio unito alla qualità dei piatti offerti, è senza dubbio segno di rispetto, di buon gusto e di buona educazione, perché mangiare non significa semplicemente cibarsi, ma dedicarsi del tempo e, soprattutto, prendersi cura di sé stessi.

Articolo scritto in collaborazione con Cartindustria


lunedì 26 ottobre 2015

Si sa. Sono un autunnista. Spaghetti aglio, olio e peperoncino su passata di ceci e castagne.

Siiiiiiiiiiiii
Sono un autunnista, e lo sapete bene.
Ecco perchè quando Dalani mi ha parlato di questa bella rubrichetta con le ricette autunnali non ho proprio potuto dire di no :)

E infatti ho inserito le castagne (I LOVE CASTAGNE in tutte le salse) nello spago per eccellenza, l'aglio, olio & peperoncino.
Il risultato è questo, spero vi piaccia :)

Baciiiiii

SPAGHETTI AGLIO, OLIO E PEPERONCINO SU PASSATA DI CECI E CASTAGNE
Ingredienti:

  • 400 gr spaghetti 
  • 2 spicchi aglio
  • 1 peperoncino
  • olio extravergine di oliva qb
  • 100 gr ceci gia lessati
  • 150 gr castagne gia arrostite e sbucciate
  • 500 ml brodo vegetale
Procedimento:
Preparare per prima cosa il passato di ceci e castagne. In una pentola scaldare l'olio e rosolarvi i ceci gia lessati e le castagne arrostite, sbucciate e tagliate a pezzetti per circa 2-3 minuti. Aggiungere il brodo vegetale e cucocere per circa 15 minuti. A cottura ultimata frullare il tutto con un buon frullatore ad immersione. Tenere da parte.
Passiamo allo spago :)
In una larga padella rosolare per bene l'aglio e il peperoncino, facendo attenzione a spegnere la fiamma prima che si bruci l'aglio. 
Lessare la pasta, per metà tempo, quindi ultimare la cottura direttamente nella padella con l'olio e il peperoncino, aggiungendo di tanto in tanto l'acqua di cottura se si asciuga troppo. 

Mettere nel piatto una mestolata di crema di ceci e castagne e sopra un bel nido di spaghetti.

ET VOILA'!!!!!



Buon autunno a tutti!!!
Valentina

lunedì 19 ottobre 2015

Con un pizzico di cannella si ricomincia. Torta all'acqua di mele e cannella

Buongiorno a tutti e ben trovati!!!!
Ri- eccomi qui, nel mio spazzzzzietto personale, che ho un pò trascurato negli ultimi tempi, lossssò, son sicura comprenderete :)

La mia vita ora è una vera e propria corsa ad ostacoli, contro il tempo, si intende. Scandita da lavorolavorolavoro, MariaMariaMaria e direi anche basta.

La piccolina cresce, da splendido soprammobile si è improvvisamente trasformata in biondina teppistella, cammina, tocca, rompe, si arrampica, strappa, distrugge, ma poi sorride, e lì ci sciogliamo tutti come ghiaccioli al sole di Agosto.

In tutti questi mesi il mio pensiero andava spessissimo a questo mio bel blogghettino, e non vedevo l'ora di ricominciare a pubblicare qualche bella ricetta.

Ieri per l'appunto ho deciso di rimettermi ai fornelli, e non per scaldare una minestrina o aprire qualche scatoletta già pronta per fortuna.
Mi sono imbattuta in questa torta, mi convinceva il fatto che era fatta con l'acqua, non aveva per niente burro e all'apparenza veniva bella morbida.

Il risultato è stato una torta molto gustosa e che "non intoppa", nonostante la presenza di olio di semi al posto del burro appunto.
Io ho messo tanta cannella, perché a me piace molto, ma potete metterne meno se volete.

Ecco la ricetta:

TORTA ALL'ACQUA DI MELE E CANNELLA
Ingredienti per una tortiera di 22 cm:
  • 3 uova
  • 3 mele
  • 250 gr farina 00
  • 250 gr zucchero di canna
  • 1 cucchiaio rum (facoltativo)
  • 1 bicchiere (non pieno) acqua
  • 1 bicchiere (non pieno) olio di semi
  • 1 cucchiaio cannalla (facoltativo)
  • 1 limone (buccia e succo)
  • 1 bustina lievito per dolci
Procedimento:

Io ho utilizzato una planetaria, ma potete usare anche delle fruste.
Tagliare a fettine di mezzo cm le mele, irrorarle con il succo del limone per non farle annerire.
In una ciotola montare per circa 5 minuti (o fino a rendere il tutto chiaro e spumoso) le uova con lo zucchero. Abbassare la velocità, unire la farina setacciata con il lievito, l'acqua, l'olio, la buccia grattugiata del limone, il rum, la cannella.
Foderare la tortiera con la carta forno. Io uso un trucchetto: accartoccio la carta forno e la bagno con l'acqua, la strizzo e la stendo nella tortiera, così è più semplice :)
Mettere metà del composto. Disporre metà delle mele a raggiera. Unire il restante composto. Disporre sempre a raggiera l'altra metà delle mele. Spolverizzare con lo zucchero di canna a piacere.

Infornare in forno statico già caldo a 170° per 55-60 minuti

ET VOILA'!!!!!


Buona settimana a tutti!!!

Vale



venerdì 22 maggio 2015

Diario di una neomamma. Lo svezzamento, istruzioni per l'uso. Ecco la mia esperienza personale

Buongiorno a tutti, amici, amiche, mamme e papà!

Oggi voglio parlarmi della mia (positiva) esperienza con lo svezzamento "tradizionale", svezzamento che vi dico, ancora non ho concluso, diciamo che è in progress ma....siamo ad un buon punto!!!

Ho iniziato il tutto il primo di Febbraio (mi piace iniziare le cose ad inizio mese :D ).

Faccio una premessa: ho seguito alla lettera e pedissequamente tutto ciò mi ha detto di fare il mio pediatra, sono dell'opinione che di qualcuno dobbiamo pur fidarci :)

Maria non ha iniziato come quasi tutti i bambini fanno, cioè con la frutta. Con il dottore abbiamo convenuto di farla iniziare con il salato, perchè se le piace quello sicuramente le piacerà anche tutto il resto. E devo dire che è stata una scelta vincente.

Ecco tutte le tappe, spero di riuscire ad essere chiara :)

DAL 1^ GIORNO
PRANZO. Ho preparato un brodo vegetale con patata e carota, ho frullato il tutto, aggiunto crema di riso, un cucchiaino di olio e uno di parmigiano reggiano grattugiato.

DAL 3^ GIORNO 
PRANZO. Brodo vegetale con patata e carota, ho aggiunto la bieta ho frullato solo patata e carota togliendo la bieta, aggiunto crema di riso, (o mais e tapioca) un cucchiaino di olio e uno di parmigiano reggiano grattugiato.

DAL 6^ GIORNO

PRANZO. Brodo vegetale con patata e carota, ho aggiunto la bieta ho frullato il tutto, aggiunto crema di riso, un cucchiaino di olio e uno di parmigiano reggiano grattugiato.

DAL 8^ GIORNO

PRANZO. Brodo vegetale con patata e carota, ho aggiunto la bieta, i piselli in scatola cotti al vapore, ho frullato il tutto, aggiunto crema di riso, un cucchiaino di olio e uno di parmigiano reggiano grattugiato.

DAL 12^ GIORNO

PRANZO. Brodo vegetale con patata e carota, ho aggiunto la bieta, i piselli in scatola cotti al vapore, ho frullato il tutto, aggiunto crema di riso, un cucchiaino di olio e uno di parmigiano reggiano grattugiato. a questo punto ho iniziato ad aggiungere mezzo vasetto di carne. (io prediligo la marca bio "HIPP", non lavoro per loro, semplicemente mi piace come marca :D)  Ho optato per gli omogeneizzati per un motivo ben preciso (e senza voler far polemiche): gli omogeneizzati dal mio punto di vista sono più controllati e in questa fase, quando la bimba è così piccola preferisco dare lei un prodotto altamente controllato da un fidato laboratorio di qualità.

DAL 20^ GIORNO

Brodo vegetale solito (in questo lasso di tempo ho via via aggiunto tutti i tipi di verdure ( solo di stagione) e legumi, sempre in scatola, sempre per lo stesso motivo degli omogeneizzati, più tre volte a settimana pesce freschissimo (sogliola o merluzzo o orata o spigola) cotti al vapore e frullati, e aggiunti alla pappa solita. A questo punto ho iniziato ad inserire la pastina, sabbiolina o puntine o riso baby.

DAL 30^ GIORNO
COLAZIONE. Latte in polvere (non prende più il mio latte da quando ha tre mesi) con un biscottino sbriciolato.

PRANZO. Pappetta vegetale solita, con tutte le verdure di stagione, nella quale aggiungo alternativamente o carne o pesce, ho iniziato ad utilizzare anche la carne fresca, cotta per bene e frullata. Il tutto sempre con la pastina o il baby riso

DOPO PRANZO. Vasetto di frutta omogeneizzata, tutti i tipi di gusti tranne fragola.

MERENDA. Alternativamente yogurt per bimbi, o frutta omogeneizzata più biscottino sbriciolato 

HO INIZIATO CON LA CENA. Pastina in brodo con formaggino, inutile dirlo, la pupa col formaggino è impazzita

DAL 35^ GIORNO
COLAZIONE. Latte in polvere (non prende più il mio latte da quando ha tre mesi) con un biscottino sbriciolato.

PRANZO. Ho iniziato a preparare pastina al sugo, sugo che ho preparato con un filo d'olio, passata di pomodoro e prezzemolo. Alla pasta ho aggiunto del prosciutto cotto senza conservanti tagliato molto molto finemente. In alternativa aggiungo carne, o pesce.

CENA. Pastina in brodo con alternativamente formaggino, ricotta vaccina, stracchino, robiola, philadelphia.

DAL 60^ GIORNO
COLAZIONE.Latte in polvere (non prende più il mio latte da quando ha tre mesi) con un biscottino sbriciolato.

PRANZO. Pappetta solita

DOPO PRANZO. Vasetto di frutta omogeneizzata, tutti i tipi di gusti tranne fragola.

MERENDA. Alternativamente yogurt per bimbi, o frutta omogeneizzata più biscottino sbriciolato 

CENA. Pastina in brodo con alternativamente formaggino, ricotta vaccina, stracchino, robiola, philadelphia. Ho iniziato con un cucchiaino di rosso d'uovo, ben cotto (es. sodo)
Uova due volte a settimana per tutta la vita :)

DAL 90^ GIORNO
COLAZIONE. Latte fresco vaccino con l'aggiunta di acqua oligominerale in queste proporzioni: 150ml di latte - 50 ml acqua oligominerale. Portare il latte ad ebollizione, spegnerlo e farlo raffreddare un pochino (onde evitare di ustionare la pupa :D ). Aggiungere due cucchiaini rasi di zucchero e un biscotto sbriciolato

PRANZO. Tutto ciò che volete e che riesce a mangiare il pupo/a

DOPO PRANZO Frutta DI STAGIONE grattugiata o a pezzettini molto piccoli

MERENDA Alternativamente yogurt per bimbi, o frutta grattugiata più biscottino sbriciolato 

CENA Come il pranzo


ALCUNE NOTE:
  • Maria mangia il latte solo al mattino, durante la giornata e la sera prima di dormire non lo vuole più
  • Utilizzo del sale: inizialmente meno di zero po dal nono mese un pizzichino, ma meno gliene diamo e meglio è 
  • Succhi di frutta: se fatti in casa è meglio, adesso vendono dei fantastici estrattori di succhi (prossimo acquisto, questo fine settimana vado), sono fenomenali, e il succo fatto da voi sicuramente non contiene tutto lo zucchero che hanno quelli comprati
  • Cioccolata: potete fargliela assaggiare, ma più tardi la provano meglio è :)
  • Acqua. A IOSA!!!!!
Spero di esservi stata utile, preciso che questa è solo la mia esperienza, ognuno decide il tipo di svezzamento da utilizzare, ogni genitore istintivamente decide cosa è il meglio per il proprio pupo/a.
Io in questo modo mi son trovata benissimo, voi raccontatemi la vostra esperienza :)

Baciiiiiiiiiiii








mercoledì 13 maggio 2015

Aperitivo all'italiana. Aperitivo di rustica carbonara & amatriciana

Ciao a tutti!!
Come state? Io bene, la bella stagione è iniziata e con essa abbiamo dato finalmente il via agli aperitivi in terrazzo.

Ecco perchè quando San Carlo mi ha invitato a partecipare al loro nuovo Contest non ho proprio potuto rifiutare!!


Il concorso ruota intorno all'aperitivo all'italiana, che per San Carlo non si limita ad un buon drink, ma è fatto di tanti piccoli dettagli. Tutto è importante nella sua preparazione, dal look curato ad una colonna sonora ben selezionata, passando per colori, profumi, atmosfera e - ovviamente - buon cibo.

E proprio nel cibo laperitivo trova la sua massima espressione, in tanti piccoli assaggi sfiziosi e fantasiosi capaci di stuzzicare lappetito e portare fino alla cena - irrinunciabile per noi italiani.

Si tratta di una sfida tra blogger, 12 in tutto, accoppiati a due a due. Se vi piace la mia ricetta (certo che vi piace!!! :D )votatemi, quì, a questo link.

Ad ogni blogger è stato assegnato un aperitivo, a me in particolare "l'analcolico alla frutta" e pensa che ti ripensa ho trovato: ad un aperitivo leggero voglio abbinare qualcosa dal gusto deciso ed inconfondibile. Un piattino con la mia bella Rustica che rispecchi il mio gusto e quello della mia splendida zona, il Lazio.
E cosa vi viene in mente se pensate alla cucina laziale? Na bella carbonara e na bella amatriciana, facile no? :D



Ed ecco la ricetta con cui partecipo al Contest, mi raccomando votatemi!!!!

APERITIVO DI RUSTICA CARBONARA & AMATRICIANA

Ingredienti per la carbonara:
  • 100 gr guanciale
  • 150 ml passata di pomodoro
  •   Olio extravergine di oliva qb
  •  Pecorino romano

Ingredienti per la amatriciana:
  • 100 gr guanciale
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio Parmigiano reggiano
  •  Sale & pepe qb
  • Olio extravergine di oliva qb

Procedimento:
In una padella antiaderente scaldare un po’ di olio extravergine di oliva, soffriggere quindi il guanciale fino a renderlo croccante. Unire la passata di pomodoro, salare e pepare e cuocere per circa 10 minuti.
In un’altra padella antiaderente scaldare l’olio, soffriggere quindi il guanciale fino a renderlo croccante. In una ciotola sbattere le uova con una forchetta, unire quindi il parmigiano, salare e pepare. In un padellino scaldare un cucchiaino di olio extravergine di oliva e cuocere le uova “strapazzate”  per circa 1-2 minuti.
A questo punto comporre l’aperitivo: Mettere il sugo dell’amatriciana su alcune patatine Rustica e grattugiarvi sopra un po’ di pecorino; su altre mettere le uova strapazzate, il guanciale e una grattugiata di parmigiano.
Servire con un cocktail di frutta (es. arancia, melograno, ananas & limone)

ET VOILA'!!!





martedì 31 marzo 2015

Di rientri e di Muffin. Muffin al cacao con goccine di cioccolato bianco.

Buongiorno a tutti.
Tempo di rientri. Rientri al lavoro dopo ben 10 mesi a casa.
10 mesi a casa di cui sei in simbiosi con un angioletto meraviglioso.
Sei mesi di coccole, pappe, ninne e mamma canta, e aspetta che ti prendo, e amore vuoi che ti coccolo, andiamo a cambiare la tutina e facciamo una bella passeggiata che c'è il sole.
Sei mesi con nessuna fatica a carico, ma quale fatica, la gioia è infinitamente di più.

Ed ecco che son passati questi sei mesi. Sono volati. Mi sembravano un'infinità, ma son davvero volati.
E' la vita mi dico, dico a tutti. E dico semplicemente che è come se mi avessero staccato una costola, o un pezzo di stomaco. Anzi no. Parafrasando il famoso film "ho un ovosodo che non va ne in su ne in giu, è sempre qui".

Passerà mi dico. Certo che passerà.

Nel frattempo mangiamoci questi muffin, e consoliamoci così.

La ricetta l'ho presa sul sito delle Instamamme, sito che frequento parecchio ultimamente, per ovvi motivi :)

Ingredienti:

Procedimento:
In una ciotola sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere quindi il latte e l'olio di semi.

In un'altra ciotola michiare le polveri setacciate, farina, cacao e lievito.
Unire i due composti.
Unire per ultimo le goccine di cioccolato (bianche e fondenti).
Riempire 12 stampini per muffin foderati con dei pirottini.
Cuocere a 180° per circa 20 minuti.

ET VOILA'!!!!





lunedì 26 gennaio 2015

Diario di una neomamma. Le 5 bugie che si dicono alle mamme prima che diventino mamme. Ecco la verità.

Buongiorno a tutti e ben tornati in questo mio food/mamma blog.
Passate buone feste? Kg presi? Io svariati, ma chissenefrega.

Oggi vi voglio raccontare un po' di cosette. Lo spunto me l'ha dato questo splendido articolo pubblicato su l'Huffington post, http://www.huffingtonpost.it/jenny-studenroth-gerson/me-lo-dovevano-dire_b_6523716.html?utm_hp_ref=italy, dal titolo "me lo dovevano dire".

Anche io infatti come nell'articolo devo decisamente sfatare tutta una serie di miti, miti che che altre mamme mi prospettavano mentre ero in gravidanza.

1. Il primo su tutti: "DORMI ORA CHE POI NON DORMIRAI, MAI PIÙ ". 
Ecco io non so se la mia è fortuna o no, ma io a parte il primo mese dove (giustamente) mia figlia si svegliava ogni tre ore, ora dormo, anche bene, devo dire la verità, e anche quando Maria si sveglia nel cuore della notte non sento minimamente lo sforzo, la fatica di cui mi parlavano, per me è un piacere, mi alzo e sto un po' con lei, e poi ci riaddormentiamo. Semplice. Ripeto. Non lo dico per dire, ma davvero è una cosa che non pesa minimamente. :) 

2. "Divertitevi adesso, andate in giro, ristoranti, pub, locali, che poi NON LO FARETE PIÙ PER ANNI".
Ora. Io ho 35 anni. Mio marito 42 (si io sono ggggggiovane molto più di lui hihihihihihi). In 15 anni che stiamo insieme qualche sfizietto ce lo siamo decisamente tolto, diciamo che ristoranti e locali notturni non hanno davvero avuto segreti per noi. E ora mi dite che il problema è che non ci possiamo più andare? No signori miei, per prima cosa la pargola volendo ce la possiamo portare o al più lasciarla per una sera ai nonni, ma vuoi mettere le nostre nuove serate in tre sul divano, con Maria che ride come una pazza e noi dietro a lei? Impagabili. Avremo tantissimo tempo per ricominciare a fare vita notturna, ci sono cose più belle ed interessanti da fare ora.

3. "Dimentica estetista e parrucchiere, NON AVRAI PIÙ TEMPO PER FARE NULLA"
Ma voi quante volte andate da estetista e parrucchiere??????? Qui si parla di una-due volte in un mese, il tempo si trova per fare una cosa una-due volte in un mese, non diciamo baggianate!

4. "Coccolatevi ora tra di voi, poi ci sarà solo il bambino E PRETENDERÀ TUTTE LE VOSTRE ATTENZIONI"
Signori miei, volere è potere, si, sicuramente Maria assorbe gran parte del mio tempo, non lo metto in dubbio, a volte si è talmente stanchi la sera da non aver voglia neanche di un bacetto o due chiacchiere, ma non sempre dannazzzzzzzzione, non è che è sempre così! Noi ci ritagliamo del tempo solo per noi, bisogna farlo, ne abbiamo bisogno, e poi non è che prima di Maria vivessimo in simbiosi è perennemente abbracciati, questo succede quando hai 15 anni. Tempo per le coccole ce ne sta, 5 minuti per scambiarsi messaggini se non si sta insieme si trovano, anche di notte volendo 😁. E tra l'altro, per mettere le cose in chiaro, io e mio marito dopo Maria ci amiamo ancora di più, il nostro rapporto è "evoluto" in meglio si intende, ci siamo regalati a vicenda questa meravigliosa creatura!!!!!

5. "Non avrai tempo per farti una doccia in santa pace MAI PIÙ "
Vi spiego questa cosa. Da quando è nata Maria, cioè già da quando era nella carrozzina per intenderci, l'ho abituata ad ascoltarmi mentre canto. Lo so che sono stonata come una campana, ma cantare a squarciagola fa bene all'umore, in più lei si fa un sacco di risate. Ecco. Quando devo farmi una doccia la porto con me in bagno, la metto nell'ovetto, nel passeggino o nella sdraietta e accendo la musica. Io faccio la doccia e canto, lei ride come una pazza (in realtà pensa sicuro che la pazza sono io, ma questo è un altro discorso). I bambini non nascono imparati, basta abituarli appena nati. Morale della favola, la doccia e un momento molto divertente, per me e per lei :)



Guardatela. Io passo le ore a guardarla quando dorme, e a giocare con lei quando è sveglia. È la cosa più straordinaria del mondo. 

E si, i momenti difficili ci sono, non voglio dire che è tutto rose e fiori e avere un figlio è solo una cosa meravigliosa, direi una cosa non vera.

Ma i momenti bui sono assolutamente controbilanciati da momenti bellissimi, sono quelli i più emozionanti.




Raccontatemi le vostre esperienze, raccontatemi se anche voi avete sfatato dei miti tra il prima e il dopo. Sono ansiosa di conoscere le vostre opinioni in merito.

Un saluto da me e Maria, buona settimana a tutti!!!!

Pinnami!!!!!

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